Nello splendido Salone degli Onori del castello di Rocca de’ Baldi, venerdì 19 maggio 2017 alle ore 17, 30 è stato presentato il libro “Il Cattedratico Ambulante del Comizio Agrario di Mondovì. Alessandro Gioda: una biografia”.
Dopo una breve introduzione del sindaco di Rocca de’ Baldi Bruno Curti, del presidente del Museo storico-etnografico “Augusto Doro” Michele Quaranta e del presidente del Comizio Agrario Oreste Bertola, l’autore del libro, Attilio Ianniello, ha presentato la figura di Alessandro Gioda (1878 – 1948) ripercorrendone per cenni la vita e soprattutto soffermandosi sul metodo adottato dal cattedratico ambulante per passare le conoscenze agronomiche ai contadini del Circondario di Mondovì. Una pedagogia rurale estremamente democratica e coinvolgente fatta di sperimentazioni non calate dall’alto ma condivise e attente alle tradizioni colturali e culturali del territorio.
Il docente universitario Alessandro Crosetti, nipote di Alessandro Gioda ed autore di una interessante Postfazione all’opera di Ianniello, ha approfondito gli aspetti politici ed umani del rifiuto del nonno di prendere la tessera del partito fascista nel 1937, scelta che gli causò l’immediato licenziamento e il conseguente periodo di serie difficoltà economiche familiari.
Concludeva la presentazione del libro su Alessandro Gioda il sindaco Bruno Curti con la lettura di una frase del senatore Egidio Fazio riportata nel testo di Attilio Ianniello quale insegnamento tratto dalla vita del cattedratico ambulante del Comizio Agrario di Mondovì: «Lavorare, insegnare, vivere, resistere, combattere ove d’uopo; ma sempre colla ispirazione del giusto e dell’onesto; e, più in alto, all’interesse generale. È la religione del buon cittadino». Questo insegnamento – ha detto Bruno Curti – dovrebbe essere presente ad ognuno di noi tutti i giorni della nostra vita.
Il libro “Il Cattedratico Ambulante del Comizio Agrario di Mondovì. Alessandro Gioda: una biografia” è anche arricchito dalla Prefazione scritta da Sergio Soave, presidente del Polo del ‘900 di Torino e dell’Istituto Storico della Resistenza e della Società Contemporanea della provincia di Cuneo.
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