Don Carlo Bruno
ATTILIO IANNIELLO
Don Carlo Bruno nacque a Murazzano nel 1831. Di intelligenza non comune, alla fine del seminario si laureava presso la Facoltà di Scienze a Torino insegnando poi Fisica, Matematica e Scienze Naturali in diversi Istituti scolastici per diventare in seguito titolare dell’insegnamento di Storia naturale per ben 37 anni nel Regio Istituto Tecnico per Geometri di Mondovì.
Affascinato dalla Geologia, compiendo studi e ricerche sul campo, nel 1865 si imbatté nella grotta di Bossea che esplorò trovandovi le ossa dell’Ursus Spelaeus.
Si interessò anche dell’acqua studiando, per esempio, l’origine delle tre acque minerali presenti nello stesso luogo (Le Acque) presso il Santuario di Vicoforte. Questo suo interesse lo portò anche ad intervenire per la costruzione della condotta dell’acqua potabile in Mondovì. Un’altra passione a cui dedicò studi e lavoro fu la meteorologia. Don Bruno ottenne negli anni Cinquanta dal Vescovo Giovanni Tommaso Ghilardi il permesso di fondare nel Seminario un Osservatorio meteorologico.
Furono così scientificamente importanti le rilevazioni di tale Osservatorio, che nel 1875 ebbe l’onore di far parte delle venti stazioni meteo scelte dal Ministero dell’Agricoltura per mandare le informazioni al Bollettino internazionale di meteorologia con sede a Washington.
Tutti questi studi ed impegni scientifici non distraevano don Carlo Bruno dal desiderio di veder migliorare le condizioni dei contadini del Circondario di Mondovì. Era nato a Murazzano e ben conosceva le difficoltà del mondo rurale. Don Bruno aveva aderito al Comizio Agrario di Mondovì fin dai primi mesi della sua costituzione. Infatti nel Bollettino del Comizio del luglio 1867 appare già il nome di don Bruno quale collaboratore dell’Ente agrario.
Don Bruno divenne presidente del Comizio il 26 aprile del 1874 e fu ripetutamente confermato sino al 7 dicembre 1879. I verbali, pubblicati con diligenza, del suo periodo di Presidente del Comizio ci ricordano molte delle utili iniziative alle quali volle che l’Ente da lui presieduto si dedicasse: provvedimenti per l’insegnamento agrario nelle scuole primarie; distribuzione a prezzo di favore di macchine agricole; concorso per prati artificiali nella Langa. Questi ultimi finalizzati a produrre foraggio di buona qualità con cui nutrire le pecore di Langa affinché migliorasse la quantità e qualità del loro latte utilizzato per la produzione di robiole.
Don Carlo Bruno curò anche la parte agricola della III Esposizione Agraria Industriale ed Artistica della provincia di Cuneo, che fu inaugurata il 1° settembre 1878 a Mondovì Piazza.
La collaborazione con il Comizio Agrario continuò anche dopo il 1879 sia come vicepresidente (1888-1897) che come semplice socio.
Alla morte, avvenuta a Mondovì il 20 aprile 1916, il Comizio così lo ricordò: «Aveva promosso una cooperativa agricola nella sua natia Murazzano; ed a questa dedicò cure e pensieri, lieto di vederla sempre più svilupparsi e fiorire, arrecando vantaggi economici ai suoi compaesani. Dell’agricoltura era innamorato: e le vacanze che si concedeva durante l’estate in buona parte dedicava alla sua piccola proprietà, alla vigna particolarmente, di cui si occupava di persona. Quando il male lo tenne prigioniero nella sua cameretta di studioso in Mondovì, la mente sua era sempre alle belle campagne di Murazzano… a quanto ravvisava utile per l’agricoltura della Langa. Con questa serena visione della campagna rifiorente a nuova vita, egli si è spento; lasciando di sé un ricordo… di utile operosità tutta data pel bene del prossimo e dell’agricoltura».
(Per approfondimenti: Bertolino Mario, Il prof. don Carlo Bruno e la meteorologia nel Circondario di Mondovì).
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