No

La terra non è mai sporca

Nell’Aula magna dell’Istituto Baruffi di Mondovì

Venerdì 13 aprile 2018 a Mondovì Carola Benedetto e Luciana Ciliento, invitate dal Comizio Agrario in collaborazione con la Libreria Confabula, hanno presentato il loro libro “La terra non è mai sporca”.
Al mattino presso l’aula magna dell’Istituto Baruffi di Mondovì con gli studenti delle classi 3G Accoglienza IPSEOA Giolitti, 4 A e 4 B IPC Bellisario e 4 ITA.
Al pomeriggio presso la sede del Comizio Agrario davanti ad un numeroso pubblico attento ed interessato.

(da sinistra) Luciana Ciliento, Carola Beedetto e Attilio Ianniello

(da sinistra) Luciana Ciliento, Carola Beedetto e Attilio Ianniello

(da sinistra) Luciana Ciliento, Carola Beedetto e Attilio Ianniello

(da sinistra) Luciana Ciliento, Carola Beedetto, Attilio Ianniello e Davide Gasco

Terra: pianeta, suolo, polvere. Gli autori, chiamati a raccontare la loro “terra”, disegnano un mosaico: le terre alte dell’alpinista, il vuoto sotto i piedi del funambolo, l’agricoltura del futuro, il luogo dello spirito, il posto che accoglie la vita.
Terra e sociale, terra e politica, terra e spirito, terra e utopia, terra e confini, terra e identità attraverso i racconti di: Pierre Rabhi, contadino-poeta e padre dell’agro-ecologia; Paolo Marin, agronomo e referente tecnico di progetti agricoli penitenziari del Dip. Amm. Penitenziaria Ministero della Giustizia; Roberto Moncalvo, presidente Coldiretti; Svamini Hamsananda Ghiri, monaca, vice-presidente Unione Induista Italiana; Ma Uma Shakti Ghiri, monaca; Nahal Tajadod, scrittrice; Jorge Bakker, land artist; Sveva Sagramola, conduttrice televisiva; Andrea Loreni, funambolo zen; Alexander Vilenkin, cosmologo quantistico; Daniele Nardi, alpinista; Eugenio in Via Di Gioia, gruppo musicale indie; Jadav Payeng, attivista ambientalista; Beppe Tenti, esploratore; Tiziano Guardini, stilista; Giuseppe Verdi, compositore; Michelangelo Pistoletto; artista; Maria Teresa Pisani, Capo del Programma Commercio Sostenibile; Paola Deda, Presidente della Sezione Forestale dell’UNECE; Catriona Patterson, Creative Carbon Scotland. Con un intervento di Livia Firth e Jean-Claude Carrière.

***

Attraverso la sensibilità di persone molto diverse fra loro, il libro costruisce una nuova idea di terra, una sorta di “grande giardino” della reciproca conoscenza, per ritrovare il mistero del mondo.

***

“Il contatto con la natura dà moltissimo. Coltivare insegna la pazienza: non si può seminare oggi e raccogliere domani, bisogna attendere, seguire e rispettare la cadenza della vita. È un’esperienza
che ridimensiona il nostro delirio di perfezione e di grandezza: non tutto ciò che piantiamo nascerà, ci possono essere parassiti, insetti e altri fattori che vanno al di là di noi, che limitano i nostri successi.
Ma coltivare la terra predispone anche al miracolo. Per far crescere una pianta di pomodoro occorre sempre un piccolo seme. In quel piccolo seme c’è la vita, è tutta concentrata in lui,
insieme con il miracolo che produce. Metto il seme nella terra umida e la pianta spinge verso l’alto fino a sbucare dal terreno, poi cresce e arriva anche il frutto. Che meraviglia! È come assistere a un numero di magia, è un prodigio che crea un altro prodigio, da un minuscolo seme a un chilo di verdura!”
Pierre Rabhi in Carola Benedetto – Luciana Ciliento “La terra non è mai sporca”, add editore, pag. 27.

No comments

You can be the first one to leave a comment.

Post a Comment