Il Comizio nel 1997 costituiva un campo dimostrativo varietale di piante da frutta, intitolato ad “Alessandro Gioda” (1878 – 1948) suo storico cattedratico ambulante, in un terreno idoneo presso il Monastero Madonna della Fiducia nella frazione San Biagio di Mondovì dato in comodato d’uso gratuito dal Monastero stesso al Comizio. Nel terreno di circa Ha 0,67 il Comizio a partire dalla primavera 1997 ed a seguire ha impiantato oltre 200 varietà di frutta locale con una attenzione particolare alle mele.
La necessità di ampliare il campo varietale dimostrativo e continuare e migliorare in una sede “storica” la sua opera a favore del territorio, il Comizio Agrario di Mondovì intende ora procedere all’impianto di un frutteto di antiche varietà di frutta, che unitamente al già esistente nel parco del Castello di Rocca de Baldi, offra tutta la gamma di tipologie di allevamento di piante da frutto.
Questo rilancio ha come ottica uno scenario di agricoltura multifunzionale e generativa di opportunità di lavoro sia dal punto di vista colturale che culturale e scientifico.
In questo ambito quindi il Comizio Agrario di Mondovì vuole impiantare un frutteto sperimentale con antiche varietà di frutta locale (in particolare mele e pere), affiancato da un giardino di essenze edibili, e non, e da un roseto nel parco del Castello di Rocca de Baldi.
La scelta del luogo nasce da un forte ed importante rapporto storico tra il Comizio e Rocca de Baldi. Infatti a Mondovì nel 1920 la Curia diocesana, il Comune e il Comizio Agrario costituirono la Colonia Agricola Orfani di Guerra momentaneamente ospitata presso il terzo piano del palazzo del Cottolengo a Mondovì Carassone. Veniva in seguito ubicata nel 1923 in modo definitivo nel Castello di Rocca de Baldi dove rimase fino al 1974. L’istruzione dei giovani ospiti della Colonia era demandata al Comizio che si prodigò in corsi teorici e pratici di agraria con sperimentazioni in campo di produzione di frutta, ortaggi e cereali, al fine di garantire un futuro agli orfani stessi.
L’obiettivo che oggi il Comizio Agrario si pone è indirizzato alla salvaguardia della biodiversità orto-frutticola vissuta non come mera conservazione, già di per sé lodevole, ma come elemento di ricchezza per il territorio monregalese, e non solo.
L’intervento nel parco del Castello si pone come complemento alla ricchezza documentale del Museo Storico Etnografico “Augusto Doro”, richiamando visite e partecipazione di classi della Scuola Primaria e Secondario di primo grado.
Studi, sperimentazioni ed esercitazioni pratiche si prevedono con gli Istituti superiori, in particolare con l’Istituto Tecnico Agrario di Mondovì. esercitazioni di potatura dei seminari informativi, oltre a esercitazioni di potatura dei seminari formativi di frutticoltura promossi dal Comizio stesso.
Un frutteto didattico con antiche varietà locali rientra, inoltre, nelle nuove forme di turismo ambientale agronomico che, seppur di nicchia, coinvolge un numero sempre crescente di persone.
Il Comizio Agrario metterà a disposizione il frutteto sperimentale per ricerche scientifiche, in collaborazione con la Facoltà di Agraria di Torino.
Inoltre partendo dalla realtà del giardino-frutteto e dagli spazi offerti dal Castello, il Comizio Agrario, vuole promuovere convegni scientifici e conferenze.
Il progetto del nuovo frutteto, la cui Relazione Tecnica è stata predisposta dal p.a. Davide Gasco, riguarderà in modo particolare, ma non solo, le mele.
A titolo esplicativo riportiamo alcune varietà che si vogliono impiantare nel parco del Castello di Rocca de Baldi (il quale, tra il resto, essendo circondato da un alto muro difende le piante dagli animali selvatici, in particolare cinghiali e caprioli):
Agostina, Barba Gian, Belfiore giallo, Bel Gioda, Mela del Bosco, Baida bianco, Braidese, Buras, Calubria, Calvilla bianca, Caporale, Carbuné, Carla, Carla (tipo allungato), Carpendù, Cebana, Ciat, Ciochin, Contessa, Costa Calda, Frizzante, Gamba Fina Rossa, Giuseppina, Giraudet, Mela della Grana, Grigia di Torriana, Invern, Mela Limone, Lira, Losa, Marcun, Marslin, Notolin, Parmen Doré, Pieretta, Mela del Pasco, Pom al Pis, Pom d’l Frà, Pom d’l Nota, Pom d’l Rosa, Pom Martel, Porcondo, Renetta Ananas, Renetta bianca, Renetta champagne, Renetta del Canadà, Renetta gialla moscata, Renetta grigia, Renetta rossa dei Carmelitani, Riosecco, Roggia, Rosa di Roccavion, Ros d’la Murela, Ros d’Ormea, Rossa San Pietro, Rosmarina, Ronsé, San Po’, Trentino gialla, Tripé, Violetta
Il frutteto impiantato nel Castello di Rocca de Baldi ha inoltre come altra finalità quella di essere promotore di un campo varietale diffuso a partire dal 2018.
Una particolare attenzione sarà dedicata anche alla ricerca e recupero di antiche varietà di castagne in collaborazione con l’associazione “Custodi dei castagneti della Valle Mongia” espressione della Condotta Slow Food Monregalese Cebano Alta Valle Tanaro Pesio nella persona di Ettore Bozzolo
Il Comizio Agrario tra il 1912 e il 1916 affidò ad alcuni agronomi il compito di ricercare e classificare le varietà di castagne presenti nel circondario di Mondovì (dalla Valle Pesio alla Valle Tanaro e Alta Langa). Il risultato fu un elenco di ben 28 varietà i cui nomi risuonano, nella variegate forme del Piemontese e dell’Occitano, come echi della cultura rurale montana del nostro territorio: Servai di Buia, Rossaira, Fusera, Borga, Gaggia, Tega (spicchio) d’Aglio, Tempüri, Tempüri di Roccaforte, Tempüri di Montezemolo, Nari, Patac, Bastera (sin. Bastè), Ciapastra (sin. Chiapastron, Bellavita, Tempüri), Crov, Gentil Nero, Gentil Rosso, Marrone, Pruse, Buttala (sin. Buttalina), Gabbiana, Sarvaiet, Frattona, Ciria (sin. Siria), Rossarina, Rvëna (sin. Ravenna, Remnè, Gavot), Spina Lunga, Gentil Verdeis, I Servai.
Per attuare il progetto di nuovo frutteto nella sua interezza e complessità, venerdì 19 maggio 2017 alle ore 18,30, nel Salone degli Onori del Castello di Rocca de’ Baldi si è firmata la convenzione di cooperazione e partenariato tra il Comune di Rocca de’ Baldi nella persona del sindaco Bruno Curti, il Centro Studi Storico-Etnografici Museo Storico Etnografico “Augusto Doro” nella persona del presidente Michele Quaranta, e il Comizio Agrario nella persona del presidente Oreste Bertola.
No comments