Iperico
Nomenclatura binomiale: Hypericum perforatum
Famiglia: Hypericaceae (un tempo Clusiaceae)
Nome dialettale (Piemonte): “Erba ‘d San Giuan” – “Erba pertüsà”
L’iperico è una pianta perenne alta fino a 80 cm, tipica dei terreni incolti e asciutti, cresce fino a 1600 metri di altitudine. Il fusto è verde-rossastro, molto ramoso, mentre le foglie, di color verde vivo, sono glauche e forate se viste contro luce (da qui il nome “perforatum”). I fiori a 5 petali (disposti a forma di stella) sono di color giallo vivo e puntinati di nero, se schiacciati macchiano le mani di rosso (come l’oleolita da cui ne deriva), la loro fioritura dura da giugno a settembre, anche se la leggenda vuole che l’iperico fiorisca in particolare il 24 giugno, proprio il giorno di San Giovanni: si narra infatti che l’iperico fosse nato dalle gocce del sangue del santo quando venne decapitato per volere di Salomé, da qui il nome “Erba di San Giovanni”. In più, questo fiore sarebbe considerato un amuleto in grado di tenere lontano gli spiriti maligni, proprio una sorta di “scacciadiavoli”, appendendone semplicemente un mazzetto fuori dalla porta di casa o dalle finestre.
Dal punto di vista erboristico, la parte di pianta che viene utilizzata sono le sommità fiorite da raccogliere tra giugno e settembre. Esse contengono tannini, flavonoidi, ipericina, iperforina e olio essenziale che danno proprietà cicatrizzante, astringente, antinfiammatorio, antisettico a livello esterno e antidepressivo e riequilibrante
dell’umore ad uso interno.
Molto utilizzato è l’oleolita di iperico, ossia un olio vegetale (per esempio di oliva o di semi di girasole) in cui hanno macerato i fiori per circa 40 giorni in un recipiente trasparente, alla luce del sole. Quest’olio, di un colore rosso vivo, è un ottimo cicatrizzante per cui consigliato su ferite, cicatrici (come quelle del perineo dopo il parto), piaghe, eritemi e scottature solari, attenzione però a non esporsi al sole dopo aver applicato quest’olio poiché fotosensibile (potrebbe quindi causare macchie alla pelle).
Ad uso interno invece, la tintura madre (estratto idroalcolico) di iperico ha azione sul sistema nervoso: andando a rallentare il riassorbimento degli ormoni del buon umore (serotonina, dopamina, noradrenalina), esso ha proprietà antidepressive e riequilibranti dell’umore. Attenzione però a non associare l’estratto di iperico con farmaci antidepressivi e ansiolitici poiché ne potrebbe amplificare gli effetti, compresi quelli collaterali. Altra accortezza, in questo caso per la donna, è non associare l’iperico a contraccettivi orali poiché ne andrebbero ad annullare l’effetto.
A cura di Milano Marzia (Erboristeria Monte Regale) per il Comizio Agrario di Mondovì.
No comments