Claudio Terreno, il responsabile del centro, che ha raccontato la realtà condendola con metafore legate al giardinaggio e sottolineando l’importanza di coltivare entusiasmo e competenza come se fossero i ‘semi buoni’ che ciascuno possiede e può mettere in sinergia con quelli degli altri;
Attilio Ianniello, direttore del Comizio Agrario e promotore dell’evento, ha sottolineato come questo centro diurno sia una piccola isola verde e felice nella zona industriale: il suo intervento ha fatto assaporare a tutti la connessione tra natura e poesia;
Andrea Giaccardi, orticoltore dalla nascita, ha illustrato le coltivazioni biologiche e l’utilità della convivenza di specie diverse di flora e fauna;
i giardinieri del centro diurno hanno raccontato del loro lavoro a contatto con la terra che permette di arricchire l’orto e di collaborare facendo ciascuno la sua parte imparando nuove cose in compagnia. Hanno inoltre raccontato che una parte del giardino viene coltivato da una serie di famiglie per uso personale: un piccolo esempio di ‘orti della socialità’.
Milena Bellonotto, ortoterapista, ha spiegato quanti benefici fisici, psicologici, sociali e cognitivi sono legati alla cura delle piante: mentre curi l’orto, l’orto cura te stesso;
i redattori di ‘Parlapà’, periodico del Centro diurno, hanno letto la loro poesia legata al tema dell’acqua, così preziosa per la vita e così scarsa quest’anno: una raccolta di pensieri in versi nati dalle idee e dalle emozioni di ciascuno di fronte ad immagini o esperienze vissute a contatto con l’acqua;
Maria Adelaide Giacosa, cardiologa, ha raccontato i benefici dell’orticoltura nelle strutture penitenziarie e socio-sanitarie e nella cura di alcune patologie in quanto aiuta a ridurre stress e dolore e a produrre serotonina, quindi ad essere più felici!
La mattinata si è conclusa sulle note di Federico Odetto alla fisarmonica, Giuseppe Bessone (Geppo) alla tromba e Sara Canavese al sax, degustando un bicchiere di succo di mela offerto dal Comizio e uno di succo di tarassaco offerto dall’Associazione contadini monregalesi.
Ringraziando per la numerosa partecipazione all’evento il Centro diurno ‘L’Alveare’ invita tutti a visitare il suo giardino e a collaborare (per esempio nella potatura degli alberi da frutto) per far sì che sia davvero un “orto della socialità”!».
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