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Cura dell’orto, orto che cura

Venerdì 17 giugno 2022.
Il luogo e i volti di un evento bello ed emozionante.
Presso il Centro diurno “L’Alveare” si è parlato di orti, di orticoltura, di come curare l’orto e come l’orto può curare i nostri corpi, la nostra psiche, il nostro spirito.
In un contesto umano di grande empatia abbiamo ascoltato le poesie degli ospiti e degli operatori del Centro (https://comizioagrario.org/…/Centro-Diurno-LAlveare… ), le loro avventure orticole. Dopo i saluti di Claudio Terreno, Responsabile del Centro diurno “L’Alveare” e di Attilio Ianniello, direttore del Comizio Agrario sono intervenuti l’orticoltore Andrea Giaccardi, l’ortoterapista Milena Bellonotto e la dott.ssa Maria Adelaide Giacosa.

Claudio Terreno

Attilio Ianniello

Al termine durante il rinfresco offerto a tutti i partecipanti dal Centro diurno, Federico Odetto, Giuseppe Bessone e Sara Canavese hanno donato un po’ di musica ai presenti.

Andrea Giaccardi

Milena Bellonotto

Gli ospiti e gli operatori del Centro hanno scritto dell’evento: «Nella mattinata di venerdì 17 giugno il giardino del centro diurno ‘L’Alveare’ di Mondovì (Consorzio per i servizi socio-assistenziali del Monregalese) ha ospitato l’evento “Cura dell’orto, l’orto che cura” promosso da C.S.S.M., Comizio Agrario e Cooperativa Caracol.Al microfono si sono alternati:

Claudio Terreno, il responsabile del centro, che ha raccontato la realtà condendola con metafore legate al giardinaggio e sottolineando l’importanza di coltivare entusiasmo e competenza come se fossero i ‘semi buoni’ che ciascuno possiede e può mettere in sinergia con quelli degli altri;

Attilio Ianniello, direttore del Comizio Agrario e promotore dell’evento, ha sottolineato come questo centro diurno sia una piccola isola verde e felice nella zona industriale: il suo intervento ha fatto assaporare a tutti la connessione tra natura e poesia;

Andrea Giaccardi, orticoltore dalla nascita, ha illustrato le coltivazioni biologiche e l’utilità della convivenza di specie diverse di flora e fauna;

i giardinieri del centro diurno hanno raccontato del loro lavoro a contatto con la terra che permette di arricchire l’orto e di collaborare facendo ciascuno la sua parte imparando nuove cose in compagnia. Hanno inoltre raccontato che una parte del giardino viene coltivato da una serie di famiglie per uso personale: un piccolo esempio di ‘orti della socialità’.

Milena Bellonotto, ortoterapista, ha spiegato quanti benefici fisici, psicologici, sociali e cognitivi sono legati alla cura delle piante: mentre curi l’orto, l’orto cura te stesso;

i redattori di ‘Parlapà’, periodico del Centro diurno, hanno letto la loro poesia legata al tema dell’acqua, così preziosa per la vita e così scarsa quest’anno: una raccolta di pensieri in versi nati dalle idee e dalle emozioni di ciascuno di fronte ad immagini o esperienze vissute a contatto con l’acqua;

Maria Adelaide Giacosa, cardiologa, ha raccontato i benefici dell’orticoltura nelle strutture penitenziarie e socio-sanitarie e nella cura di alcune patologie in quanto aiuta a ridurre stress e dolore e a produrre serotonina, quindi ad essere più felici!

La dott.ssa Maria Adelaide Giacosa

La mattinata si è conclusa sulle note di Federico Odetto alla fisarmonica, Giuseppe Bessone (Geppo) alla tromba e Sara Canavese al sax, degustando un bicchiere di succo di mela offerto dal Comizio e uno di succo di tarassaco offerto dall’Associazione contadini monregalesi.

I musicisti: Giuseppe Bessone alla Tromba, Sara canavese al Sax e Federico Odetto alla Fisarmonica.

Ringraziando per la numerosa partecipazione all’evento il Centro diurno ‘L’Alveare’ invita tutti a visitare il suo giardino e a collaborare (per esempio nella potatura degli alberi da frutto) per far sì che sia davvero un “orto della socialità”!».

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