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Funghi medicinali

FUNGHI MEDICINALI

Marzia MIlano

I funghi medicinali sono macromiceti (funghi visibili a occhio nudo) commestibili e sfruttati nella micoterapia come preventivi di disturbi di diversa tipologia grazie al loro alto contenuto di principi attivi benefici per l’organismo umano.
Parlando di funghi, parliamo di un regno distinto sia da quello animale sia da quello vegetale: si tratta di organismi eucarioti (con cellule provviste di un nucleo contenente DNA) con le seguenti caratteristiche: alimentazione eterotrofa (i funghi si nutrono di sostanze organiche elaborate da altri organismi), mancanza di tessuti differenziati e di un apparato circolatorio (come quello linfatico delle piante), sistema riproduttivo tramite spore e non attraverso uno stadio embrionale.
Le strutture carnose che noi definiamo funghi sono in realtà solo una piccola parte del fungo stesso e cioè il corpo fruttifero, deputato alla formazione e alla distribuzione delle spore, strumento di diffusione e propagazione. Il corpo vegetativo vero e proprio del fungo è il micelio, cioè la massa di ife (tessuti filamentosi) che si diramano nel substrato di crescita e sfruttano le materie organiche al suo interno.
La parete cellulare dei funghi è costituita da due polisaccaridi che tornano molto utili all’uomo: i glucani e la chitina, entrambe con azione ipocolesterolemizzante, oltre che immunomodulante e prebiotica nel caso dei glucani, i funghi medicinali oltre a
contenere queste due molecole sono ricchissimi di molte altre sostanze utili sia nell’alimentazione che nella micoterapia.

1) Pleurotus
Nomenclatura binomiale: Pleurotus ostreatus
Famiglia: Pleurotaceae
E’ uno dei funghi più conosciuti e coltivati al mondo, viene anche chiamato “orecchione”, “fungo ostrica”, “sbrise” o “gelone”. Cresce bene su tronchi e ceppi di alberi morti (fungo lignicolo) in boschi umidi di latifoglie, ha la tipica forma di orecchio dal colore che varia dal nocciola all’antracite e emana un odore dolciastro di farina o addirittura di mandorla. Si tratta di un fungo carnivoro che si nutre di vermi microscopici, i nematodi, che sono spesso presenti sotto le cortecce in disgregazione.
In cucina è molto apprezzato per il suo sapore delicato che accompagna sia primi piatti che secondi di carne e per il suo basso contenuto calorico è ideale nelle diete, si tratta infatti di un fungo facilmente reperibile anche nei supermercati.

In micoterapia viene invece utilizzato come antinfiammatorio, ipocolesterolemizzante, immunomodulante e antiossidante, lo si trova in farmacie ed erboristerie sotto forma di polvere libera, capsule o compresse. A livello di principi attivi l’effetto antinfiammatorio è dato in particolare dai glucani, sia alfa che beta, che svolgono anche un importante ruolo ipocolesterolemizzante insieme alla
lovastatina (statina naturale che riduce la sintesi dell’LDL, il colesterolo cattivo) e alla chitina (che riduce l’assorbimento dei grassi). Grazie agli stessi glucani abbinati al pool di enzimi, vitamina D, vitamine del gruppo B e sali minerali (calcio, fosforo e ferro) il Pleurotus risulta un ottimo antiossidante nonché stimolante delle difese immunitarie.

2) Shiitake
Nomenclatura binomiale: Lentinula edodes
Famiglia: Marasmiaceae
Fungo di origini asiatiche, è diffuso soprattutto in Cina e Giappone, è attualmente il secondo fungo più consumato al mondo dopo lo champignon. Il corpo fruttifero possiede la classica forma a fungo dove il cappello ricorda una lente, da lì il nome “Lentinula”,
viene anche chiamato “fungo della foresta” o “fungo della quercia dorata”, infatti cresce bene sulle cortecce delle latifoglie, in particolare le querce (si tratta di un fungo lignicolo come il Pleurotus).
In cucina vengono utilizzati sia crudi che cotti, come contorno o farcitura o ancora in insalata, sono sodi e carnosi e ricchi di acqua e di fibre quindi saziano senza apportare tante calorie, fanno inoltre parte dell’alimentazione macrobiotica. Sono infatti facilmente reperibili nei negozi visto la sua diffusa coltivazione.

In micoterapia viene considerato un ottimo stimolante del sistema immunitario, nonché antisettico e antiossidante grazie ai beta-glucani (il lentinano nel particolare venne classificato farmaco nel 1976 dal Ministero della Salute del Giappone), ai terpeni, alla vitamina D e alle vitamine del gruppo B. Questo fungo è anche ricco di sali minerali (ferro, zinco, rame, calcio, potassio e fosforo) e contiene tutti gli amminoacidi essenziali (indispensabili all’organismo umano per una lunga serie di processi metabolici) più uno in particolare, l’eritadenina con azione ipocolesterolemizzante. Lo Shiitake è anche un ottimo alleato dell’intestino visto che
contiene enzimi digestivi e il trealosio (disaccaride prebiotico), nonché un ottimo epatoprotettore vista la sua capacità di stimolare gli anticorpi contro l’epatite B.
Anch’esso si trova nelle farmacie e nelle erboristerie sotto forma di polvere, capsule o compresse.

3) Hericium
Nomenclatura binomiale: Hericium erinaceus
Famiglia: Hericiaceae
Si tratta di un fungo abbastanza raro, che cresce tra Nord America, Europa e Asia (emisfero nord) solo nelle zone montane su cortecce di latifoglie morte come noci, faggi e querce (altro caso di fungo lignicolo). Il corpo fruttifero si riconosce dalla particolare forma simile a una criniera densa di lunghi filamenti bianchi simili a ghiaccioli o spine che pendono da una struttura dalla consistenza gommosa, viene infatti chiamato anche “barba di vecchio”, “criniera di leone” e in Cina “testa di scimmia”. La sua coltivazione è nella maggior parte dei casi per l’uso micoterapico, infatti in cucina viene utilizzato, ma non molto spesso, accompagna bene pesce e verdure e possiede un sapore dolciastro che ricorda la polpa di granchio.

In micoterapia è considerato il principale fungo alleato del sistema nervoso, infatti viene definito “Hericium tendini d’acciaio e memoria di leone”, questo perché contiene sostanze, l’hericenone e l’hericene (fenoli), in grado di stimolare il fattore di
crescita dei nervi. Le conseguenze di questo potente effetto benefico sono il rafforzamento della memoria e della concentrazione (aiutando anche in casi di deficit di apprendimento), la prevenzione di stress e ansia e soprattutto l’effetto neuroprotettivo e antiossidante sulle cellule nervose rallentando degenerazioni di vario tipo, come demenza senile e morbo di Alzheimer. Un altro grande aiuto che questo fungo da all’organismo umano è sull’intestino: grazie alle erinacine (terpeni), l’Hericium è in grado di stimolare la rigenerazione della mucosa intestinale andando a disinfiammare e cicatrizzare in caso di ulcere (i nativi americani usavano infatti questo fungo per curare le ferite esterne). Esso possiede inoltre una buona funzione digestiva, prebiotica e di aiuto in caso di presenza dell’Helicobacter Pylori, questo grazie soprattutto ai beta-glucani. Come gli altri funghi contiene vitamina D, vitamine del gruppo B e sali minerali (zinco, potassio, ferro, selenio e fosforo), per cui permane l’effetto sul sistema immunitario. Anch’esso si trova nelle farmacie e nelle erboristerie sotto forma di polvere, capsule o compresse.

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