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Nigella damascena

Nigella damascena, la Damigella scapigliata

MARZIA MILANO – Erboristeria Monte Regale (a cura)

Nigella damascena, la Damigella scapigliata

Nomenclatura binomiale: Nigella damascena L.

Famiglia: Ranunculaceae

La Nigella damascena, detta anche damigella scapigliata o fanciullaccia, è una pianta erbacea annuale che cresce nella fascia mediterranea e sub-mediterranea in campi, vigneti, bordi di sentieri e incolti asciutti. Essa è facilmente riconoscibile poiché presenta un unico fusto con foglie alterne lineari e spatolate e, tra maggio e luglio, anche stupendi fiori bianco-azzurri, costituiti da 5 sepali petaloidi con lunghi lembi
ungulati. Finita la fioritura, in piena estate, si formano dei frutti ovoidali a forma di capsula, questi ultimi contengono dei piccoli semi triangolari, neri e rugosi che hanno un leggero aroma speziato. I frutti maturano e si aprono in settembre per rilasciare attorno a sé i semi che serviranno per le future piantine. Il nome nigella deriva da “nigellus” = nerastro, proprio per il colore dei suoi semi, invece damascena si ricollega alla città di Damasco (capitale della Siria), per indicarne la presunta origine. La pianta di Nigella è tutta tossica, tranne i semi che vengono raccolti tra luglio e agosto tagliando la capsula già imbrunita, ma non ancora matura. Per la loro nota speziata, i semi di nigella possono essere utilizzati per dare aroma a liquori, confetti, gelati e anche per arricchire pane e focaccia. Il seme di nigella non è solamente profumato, ma possiede alcune proprietà erboristiche date dai suoi principi attivi: parliamo in particolare di nigellone (antispasmodico sulle prime vie respiratorie), tannini (antisettici su vie respiratorie e sistema digestivo), saponine (diuretiche ed espettoranti), olio essenziale (in particolare timochinone, studiato oggi per il suo potenziale antitumorale e la sua capacità di inibire la crescita di neoplasie) e acidi grassi polinsaturi (indispensabili per la produzione di energia e il buon funzionamento del nostro organismo). Grazie alla presenza di questo pool di principi attivi, alla nigella damascena si possono ascrivere le seguenti proprietà: -espettorante e antistaminica -digestiva e carminativa (promuove l’espulsione dei gas intestinali) -fluidificante in generale, poiché diuretica, coleretica (aumenta la produzione di bile), emmenagoga (stimola il mestruo nella donna) e galattogena (stimola la produzione di latte materno). Un tempo, per uso domestico, i semi venivano posti all’interno dei cassetti della biancheria per tenere lontano tarme e insetti, proprio grazie al loro odore e alla loro azione antisettica. Altro uso comune era quello di usare i semi polverizzati come starnutorio per liberare le prime vie respiratorie. Bisogna però tenere conto della presenza di un alcaloide, la damascenina, che dà il profumo tipico al seme di nigella, ma in grandi quantità è tossico e provoca nausea e vomito. L’accortezza da adottare sta semplicemente nel non abusare di grossi quantitativi di semi, né a livello alimentare, né a livello di infuso. Attenzione inoltre a evitare i semi in gravidanza poiché abortivi.
Attualmente in commercio non esistono prodotti erboristici a base di Nigella damascena, ma solo di Nigella sativa, visto però la stretta somiglianza chimica delle due nigelle “cugine”, varrebbe la pena approfondirne gli studi in quanto ricca di potenziali.

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