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Api, miele e agricoltura sostenibile

L’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 20 dicembre 2017 deliberava di celebrare la Giornata mondiale delle api il 20 maggio, una data simbolicamente importante per l’apicoltura. Infatti questa data coincide con la nascita di Anton Jansa (1734-1773), un allevatore e apicoltore sloveno che è ricordato principalmente come uno dei precursori dell’apicoltura razionale. Il 20 maggio non si vuole tuttavia ricordare solamente questo importante pioniere delle tecniche apistiche moderne, ma soprattutto il ruolo importante e insostituibile delle api per l’impollinazione e quindi per la salvaguardia della biodiversità agraria e della biodiversità vegetale in generale. Vandana Shiva, Presidente di Navdanya International e attivista e ambientalista indiana, afferma: «La protezione delle api è un dovere ecologico, portarle all’estinzione è un crimine ecologico. Una minaccia per le api è una minaccia per l’umanità».
Infatti è risaputo che le api recano importanti benefici e servizi ecologici per la società.
Una diminuzione delle api rappresenta una importante minaccia per gli ecosistemi naturali in cui esse vivono. L’agricoltura stessa ha un enorme interesse a mantenere le api quali efficaci agenti impollinatori. La FAO (Food and Agriculture Organization) ha ultimamente evidenziato l’allarmante riduzione a livello mondiale di insetti impollinatori, tra cui l’Apis mellifera, le api da miele. Circa l’84% delle specie di piante e l’80% della produzione alimentare in Europa dipendono in larga misura dall’impollinazione ad opera delle api ed altri insetti pronubi. Sempre su informazioni della FAO sappiamo che il valore economico del servizio di impollinazione offerto dalle api risulta fino a dieci volte maggiore rispetto al valore del miele prodotto. L’EFSA (European Food Safety Authority) ha osservato che in Italia negli ultimi decenni si assiste ad una perdita annua di api più di cento volte superiore agli anni dei decenni passati. Le cause della moria delle api sono molteplici: vulnerabilità nei confronti di patogeni (protozoi, virus, batteri e funghi) e parassiti (quali Varroa destructor, Aethinia tumida, Vespa vetulina e altri artropodi), i cambiamenti climatici, la diminuzione di aree naturali e tecniche agricole insostenibili.


Il Comizio Agrario, in collaborazione con l’Associazione Contadini Monregalesi, ha organizzato venerdì 27 maggio 2022 alle ore 20,30 un seminario dal titolo “Api, miele e agricoltura sostenibile”. Si è parlato del ruolo che l’agricoltura può avere nella salvaguardia delle api, e degli altri impollinatori, delle problematiche e prospettive dell’apicoltura locale, con riferimento anche al miele e alla De.Co. “Miele del Monregalese”.

All’incontro ha partecipato Delia Revelli, presidente dell’Associazione Contadini Monregalesi: “Il ruolo dei contadini a difesa delle api”; Christian Boetti, apicoltore: “L’apicoltura: problematiche e prospettive”. Ha introdotto Attilio Ianniello, direttore del Comizio Agrario.

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