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L’acqua per l’uomo, per la terra, per la vita

(Da sinistra) Marco Botto, Presidente del CALSO, Oreste Bertola, Presidente del Comizio Agrario di Mondovì e Attilio Ianniello.

Sabato 25 marzo 2017 nella sala “Alessandro Gioda” della sede del Comizio Agrario di Mondovì si è tenuto il seminario dal titolo “L’acqua per l’uomo, per la terra, per la vita”.
Dopo i saluti del presidente del Comizio Agrario, Oreste Bertola, è intervenuto Attilio Ianniello che ha sinteticamente sottolineato l’importanza dell’elemento acqua per l’agricoltura e per l’uomo. Introducendo il tema dell’acqua potabile ha letto un articolo tratto dalla “Gazzetta di Mondovì” del 21 febbraio 1888 in cui si descrive l’arrivo dell’acqua potabile a Mondovì Piazza:
«La Piazza Maggiore era tutta addobbata come una sala da ballo. La neve era stata levata, quasi mentre cadeva.
Due circoli, abbelliti da verzura e da fiori, con in mezzo un artistico monticello di pietre muschiose formavano il bacino di fontane, dalle quali sarebbe spiccata l’acqua potabile.
Gl’invitati andarono nella Casa Municipale dove si fece un bel servizio di vermuth e di paste. Quindi ognuno cercò sui balconi, alle finestre, sotto i portici, sulla piazza stessa un posto conveniente e s’incominciò la funzione per l’inaugurazione dell’acqua potabile.
Il cav. Viale, nella sua qualità di Vice-Presidente della Società per l’acqua stessa
ringrazio gl’intervenuti e fece la storia della condotta, distribuendo a ciascuno il merito che gli è dovuto.
Dopo di lui usci dalla Chiesa della Missione Monsignor Pozzi, che, in una splendida improvvisazione, lodò Iddio a cui risalgono tutti i successi della scienza e dell’attività umana, pregò che l’acqua inaugurata sia sempre e per tutti sorgente di salute; e procedette poscia al rito della benedizione.
S’ode uno squillo di tromba, ed ecco che di mezzo al monticello muschioso dei due circoli formanti due capaci vasche si sprigiona un forte getto d’acqua il quale supera in altezza il tetto dei più alti palazzi circostanti. È una meraviglia.
Non mancava altro che il sole a produrre l’arcobaleno; poi si sarebbe creduto di sognare e di essere in un giardino incantato, come quelli che inventò la sbrigliata e fervida immaginazione dell’Ariosto».

Marco Botto, presidente del CALSO (Comuni dell’Acquedotto Langhe Sud Occidentali), dopo aver ricordato che il proprio padre era molto legato al Comizio Agrario essendo amico del cattedratico ambulante Alessandro Gioda, ha brevemente raccontato la storia dell’acquedotto che con la sua attività ha eliminato la grande sete della Langa sud occidentale. Nella sua relazione ha introdotto la figura di Luigi Einaudi, la cui lungimiranza ha permesso di realizzare questa grande opera.

I ragazzi della III Chimica, Materiali e Biotecnologie dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “G. Cigna”.

I ragazzi della III classe del corso di Chimica, Materiali e Biotecnologie dell’Istituto di Istruzione Superiore Statale “G. Cigna”, accompagnati dal professor Giancarlo Cardone e dal Dirigente dell’Istituto prof. Giacomo Melino, hanno presentato il loro lavoro di monitoraggio dello stato ambientale delle acque del torrente Ellero. Dalle analisi fatte sulla qualità dell’acqua il torrente risulta il relativa buona salute.

(Da sinistra) Prof. Giacomo Melino, Dirigente dell’Istituto Tecnico Statale “G. Cigna”, Marco Botto e Giancarlo Cardone.

L’importanza del lavoro svolto dai ragazzi dell’Istituto Cigna, i cui risultati sono stati presentati sulla rivista “Pianura”, è stata poi sottolineata dall’intervento di Guido Cappellino, presidente del Consorzio Irriguo “Brobbio – Pesio”, il quale ha tratteggiato la storia del suo ente che data l’inizio dell’attività nel 1294. Ha ricordato inoltre l’importanza del ruolo dei consorzi irrigui per l’agricoltura e la necessità di ricorrere alla promozione di riserve d’acqua per garantire prosperità alle coltivazioni del nostro territorio.

Guido Cappellino, Presidente del Consorzio Irriguo “Brobbio-Pesio”.

Sono intervenuti poi Valter Roattino (Confagricoltura), Silvio Chionetti (Cia) ed Elio Gasco (Coldiretti).
Ha chiuso la mattinata l’Assessore regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero che ha ripreso molti dei temi toccati nella mattinata accennando alla difesa del suolo dalla cementificazione, alla necessità di costruire invasi a fronte di un cambiamento climatico che spesso si traduce in eccesso o mancanza d’acqua. Una particolare attenzione poi occorre dare alla possibilità di trarre energia dall’acqua promuovendo centraline rispettose dell’ambiente e del paesaggio.

(Da sinistra) Attilio Ianniello, Oreste Bertola, Giorgio Ferrero, Gianfranco Blengini, Marco Botto, Giancarlo Cardone, Guido Cappellino. Il momento della consegna del piatto celebrativo dei 150 anni del Comizio all’Assessore Regionale all’Agricoltura Giorgio Ferrero.

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